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Dietro la maschera «anti-Isis»

Quest’anno il Carnevale romano si apre il 2 febbraio, quando si esibisce alla Farnesina lo «small group», il piccolo gruppo ministeriale (23 paesi più la UE) della «Coalizione globale anti-Daesh/Isis», co-presieduto dal segretario di Stato Usa John Kerry e dal ministro degli esteri Paolo Gentiloni. Ne fanno parte, mascherati da antiterroristi, i maggiori sponsor del terrorismo di «marca islamica», da decenni usato per minare e demolire gli Stati che ostacolano la strategia dell’impero.

Alla testa della sfilata in maschera gli Stati uniti e l’Arabia Saudita. Quelli che - documenta una inchiesta del New York Times - armano e addestrano i «ribelli» da infiltrare in Siria per l’operazione «Timber Syca-more», autorizzata segretamente dal presidente Obama nel 2013, condotta dalla Cia e finanziata da Riyad con milioni di dollari. Confermata dalle immagini video del senatore Usa John McCain che, in missione in Siria per conto della Casa Bianca, incontra nel maggio 2013 Al Baghdadi, il «califfo» a capo dell’Isis.

È l’ultima delle operazioni coperte Usa-Saudite, iniziate negli anni Settanta e Ottanta: per destabilizzare l’Angola e altri paesi africani, per armare e addestrare i mujahiddin in Afghanistan, per sostenere i contras in Nicaragua. Ciò spiega perché gli Stati uniti non criticano l’Arabia Saudita per la violazione dei diritti umani e la sostengono attivamente nella guerra che fa strage di civili nello Yemen.

Fanno parte del gruppo mascherato anche la Giordania e il Qatar dove, documenta il New York Times, la Cia ha costituito le basi di addestramento dei «ribelli», compresi «gruppi radicali come Al Qaeda», da infiltrare in Siria e altri paesi.

Il Qatar fornisce per tali operazioni anche commandos, come fece quando nel 2011 inviò in Libia almeno 5mila uomini delle forze speciali. «Noi qatariani eravamo tra i ribelli libici sul terreno, a centinaia in ogni regione», dichiarò poi il capo di stato maggiore Hamad al-Atiya.

Tra gli «antiterroristi» che si esibiscono alla Farnesina ci sono anche gli Emirati Arabi Uniti, che hanno formato dal 2011 tramite la Blackwater un esercito segreto mercenario di circa 2mila contractor, di cui circa 450 (colombiani e altri latinoamericani) sono ora impegnati nell’aggressione allo Yemen. C’è il Bahrain che, dopo aver schiacciato nel sangue l’opposizione democratica interna con l’aiuto delle truppe saudite, ora restituisce il favore affiancando l’Arabia Saudita nel massacro degli yemeniti, impresa a cui partecipa il Kuwait, anch’esso membro del gruppo «antiterrorista». Di cui fa parte la Turchia, avamposto Nato della guerra contro la Siria e l’Iraq, che ha sostenuto l’Isis inviandogli ogni giorno centinaia di tir carichi di armi e altri materiali. Per aver pubblicato le prove, anche video, della fornitura di armi all’Isis da parte dei servizi segreti di Ankara, i giornalisti turchi Can Dündar e Erdem Gül sono stati arrestati e rischiano l’ergastolo.

Tra le presenze occidentali nel gruppo mascherato spiccano la Francia e la Gran Bretagna, che usano forze speciali e servizi segreti per operazioni coperte in Libia, Siria e altri paesi. Fa gli onori di casa l’Italia, che ha contribuito a incendiare il Nordafrica e Medioriente partecipando alla demolizione della Libia. Dove ora si prepara a ritornare, addirittura col ruolo «guida», per un’altra guerra sotto comando Usa/Nato, che, mascherata da «peacekeeping», mira al controllo delle zone strategiche e delle risorse energetiche libiche.

Nei saloni della Farnesina riecheggiano le note di «Tripoli, bel suol d’amore», la canzone che nel 1911 inneggiava alla guerra coloniale in Libia.

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Il fine giustifica i mezzi

Attentati di Parigi: il ritorno.
Non sappiamo più se ridere o piangere: dopo l ’11 Settembre 2001, non non c’è più stato nemmeno un attacco terroristico senza che i colpevoli - che di solito dovrebbero nascondersi - non si facciano riconoscere perché hanno lasciato in giro un documento. Per il sociologo Jean-Claude Paye, l’ apparente e ripetuta stupidità dei terroristi deve essere interpretata come un artificio retorico del potere per confondere la gente. Questo perché diventa assurdo contestare tutta la commedia ufficiale, non si può e non si deve.
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La "falsa" crisi dei rifugiati


Un’ondata di emozioni ha brutalmente sommerso le persone che vivono nello spazio della NATO. Improvvisamente si sono rese conto del dramma dei profughi nel Mediterraneo; una tragedia che durava da anni nella loro indifferenza permanente.

Questa inversione è dovuta alla pubblicazione d’una fotografia che mostra un bimbo annegato, derelitto su una spiaggia turca. Non importa che questa immagine sia in sé una montatura grossolana: il mare rigetta i corpi parallelamente alle onde, mai perpendicolarmente. Poco importa che essa sia stata immediatamente riprodotta in prima pagina da quasi tutti i giornali dell’area NATO in meno di due giorni. Vi è stato già detto che la stampa occidentale è libera e pluralista.

Proseguendo sulla stessa falsariga, le televisioni hanno moltiplicato i servizi concernenti l’esodo di migliaia di siriani, a piedi, attraverso i Balcani. Particolare attenzione è stata rivolta alla traversata dell’Ungheria, che dapprima ha costruito un’inutile barriera in filo spinato, poi ha moltiplicato delle decisioni contraddittorie di modo che si potesse riprendere delle moltitudini marciare lungo le ferrovie e prendere d’assalto i treni.

"Reagendo" all’emozione che hanno causato presso i loro concittadini, i dirigenti europei "sorpresi" e addolorati si tormentano su come portare aiuto a questi rifugiati. Antonio Guterres, ex presidente dell’Internazionale socialista e attuale Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, s’invita al loro dibattito perorando «la partecipazione obbligatoria di tutti gli Stati membri dell’UE. Secondo le stime preliminari, i paesi europei hanno una potenziale necessità di accrescere le opportunità di reinsediamento a 200mila posti», dichiara.

Qual è il problema reale, chi lo strumentalizza e per quale scopo?

I rifugiati del Mediterraneo
Sin dalla "primavera araba" nel 2011, il numero di persone che cercano di attraversare il Mediterraneo e di entrare nell’Unione europea è aumentato considerevolmente. È più che raddoppiato e si è innalzato nel 2014 fino a 626mila unità.

Tuttavia, contrariamente a un diffuso luogo comune, non si tratta di un’onda nuova e ingestibile. Nel 1992, quando l’Unione comprendeva solo 15 dei 28 stati attuali, ne riceveva ancora di più: 672mila per 380 milioni di abitanti. Vi è quindi un notevole margine prima che i migranti possano destabilizzare l’economia europea e i suoi attuali 508 milioni di abitanti.

Questi migranti sono per più di due terzi uomini. Secondo le loro dichiarazioni, più della metà di loro sono tra i 18 ei 34 anni. In generale, non si tratta quindi di famiglie.

Contrariamente all’idea attualmente diffusa dai media, solo meno di un terzo sono rifugiati in fuga dalle zone di guerra: il 20% sono siriani, il 7% afghani e il 3% iracheni. Gli altri due terzi non provengono da paesi in guerra e sono principalmente migranti economici.

In altre parole, il fenomeno delle migrazioni è solo marginalmente legato alla "primavera araba" e alle guerre. I poveri lasciano il proprio paese e cercano fortuna nei paesi ricchi in virtù dell’ordine post-coloniale e della globalizzazione. Questo fenomeno, dopo il calo avutosi nel periodo 1992-2006, ha ripreso e sta aumentando progressivamente. Attualmente rappresenta solo lo 0,12% annuo della popolazione dell’UE, ovvero - se viene gestito correttamente - non rappresenta alcun pericolo a breve termine per l’Unione.

Il presidente della Federazione dell’industria tedesca, Ulrich Grillo, auspica ulteriori 800mila lavoratori stranieri in Germania. Poiché gli accordi europei lo vietano e l’opinione pubblica è ostile a ciò, ha partecipato alla messa in scena della "crisi dei rifugiati" per far evolvere il quadro delle regole.

I migranti rappresentano un problema?
Questo flusso di migranti riguarda popolazioni europee, ma viene celebrato dal padronato tedesco. Nel dicembre 2014, il "capo dei capi" tedeschi Ulrich Grillo, dichiarava a DPA mascherando ipocritamente i propri interessi dietro buoni sentimenti: «Siamo da molto tempo un paese di immigrazione, e dobbiamo rimanerlo.» «In quanto paese prospero e anche per l’amore cristiano per il prossimo, il nostro paese dovrebbe permettersi di accogliere più rifugiati». E ancora: «Mi distanzio molto chiaramente dai neonazisti e dai razzisti che si radunano a Dresda e altrove.» Più seriamente: «A causa della nostra evoluzione demografica, assicuriamo la crescita e la prosperità con l’immigrazione».

Questo discorso riprende i medesimi argomenti del padronato francese degli anni ’70. Oggi ancora di più, le popolazioni europee sono relativamente istruite e qualificate, mentre la stragrande maggioranza degli immigrati non lo sono e possono facilmente occupare certi tipi di posti di lavoro. A poco a poco, l’arrivo di una forza lavoro non qualificata, nell’accettare condizioni di vita inferiori a quelle degli europei, ha sollevato tensioni nel mercato del lavoro. Il padronato francese spinse a suo tempo al ricongiungimento familiare. La legge del 1976, la sua interpretazione da parte del Consiglio di Stato nel 1977 e la giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo hanno largamente destabilizzato la società. Lo stesso fenomeno può essere osservato in Germania, dopo l’adozione delle stesse disposizioni con l’iscrizione, nel 2007, del ricongiungimento familiare nella legge sull’immigrazione.

Contrariamente a un diffuso luogo comune, i migranti economici non pongono alcun problema di identità in Europa, ma mancano ai loro paesi d’origine. Per contro, pongono un problema sociale in Germania, dove, a causa della particolare politica instillata da Ulrich Grillo, la classe operaia è già vittima di uno sfruttamento brutale.

Altrove, non sono i migranti economici, ma il successivo ricongiungimento familiare a porre problemi.
Chi costruisce l’immagine attuale di una "crisi dei rifugiati"?
Dall’inizio dell’anno, il passaggio dalla Turchia all’Ungheria, che costava 10.000 dollari, è sceso a 2.000 dollari a persona. Mentre certi contrabbandieri sono degli schiavisti, molti stanno semplicemente cercando di fornire un servizio a persone in difficoltà. In ogni caso, chi paga la differenza?

Inoltre, se all’inizio della guerra contro la Siria, il Qatar stampava e distribuiva agli jihadisti di al-Qa’ida dei passaporti siriani falsi in modo che potessero convincere i giornalisti atlantisti che erano «ribelli» e non mercenari stranieri, dei falsi passaporti siriani sono ora distribuiti da certi contrabbandieri ai migranti non siriani. I migranti che li accettano pensano a buon titolo che questi documenti falsi faciliteranno la loro accoglienza nella UE. In effetti, poiché gli Stati membri dell’Unione hanno chiuso le loro ambasciate in Siria - tranne la Repubblica Ceca e la Romania -, non è loro possibile verificare l’autenticità di questi passaporti.

Sei mesi fa, mi sorprendevo della cecità dei leader dell’Unione che non comprendevano la volontà degli Stati Uniti di indebolire i loro paesi, anche attraverso la «crisi dei rifugiati».

Il mese scorso, la rivista Info Direkt ha affermato che secondo i servizi segreti austriaci, il passaggio in Europa dei rifugiati siriani è stato organizzato dagli Stati Uniti. Questa imputazione resta da verificare, ma costituisce già un’ipotesi solida.

Inoltre, tutti questi eventi e queste manipolazioni non sarebbero gravi se gli Stati membri dell’Unione europea mettessero un termine al ricongiungimento familiare. L’unico vero problema non sarebbe allora l’ingresso dei migranti, ma il destino di coloro che muoiono lungo la rotta, attraversando il Mediterraneo. L’unica realtà che però non mobilita alcun governante europeo. 

E la NATO?
Attualmente, la NATO, ossia il braccio militare internazionale degli Stati Uniti, non si è tirata indietro. Ma, secondo le sue nuove missioni, l’Alleanza atlantica si riserva la possibilità d’intervenire militarmente quando ci siano migrazioni significative.

Sapendo che solo la NATO è nota per avere la capacità di diffondere un’intossicazione informativa sulla prima pagina di tutti i quotidiani dei suoi Stati membri, è altamente probabile che sia essa a organizzare la campagna in corso. Inoltre, l’assimilazione di tutti i migranti a dei rifugiati che fuggono dalle zone di guerra e l’insistenza sulla presunta origine siriana di questi migranti suggerisce che la NATO stia preparando un’azione pubblica legata alla guerra che essa conduce segretamente contro la Siria.

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Gli Illuminati: cortina di fumo sionista


Negli ultimi tempi ha avuto grande diffusione una supposta "corrispondenza" che il massone Albert Pike avrebbe intrattenuto con Giuseppe Mazzini, dove "magistralmente" si espone in modo riassuntivo il "piano" per la realizzazione della 1ª, 2ª e 3ª Guerra mondiale.

Molti si sono stupiti per la precisione di queste predizioni dato il periodo: 1871. In questa epistola viene evidenziato chiaramente che la cospirazione è un'opera di agenti illuminati. Così i colpevoli delle grandi guerre e delle grandi cospirazioni mondiali sarebbero in ultima istanza "agenti illuminati".

Questa tergiversazione semplicistica è ciò che gli autentici cospiratori desiderano farci credere. La strategia funziona come una cortina di fumo, che permette di sviare gli sguardi da coloro che sono i veri governanti e cospiratori dietro le quinte. Una serie di incoerenze ci mostrano la falsità di suddetto documento:
  • La data che gli si attribuisce: 15 agosto del 1871. Per sommi capi, la setta degli illuminati fu disciolta nel 1785 dopo soli 9 anni di esistenza. Questa setta risultò un fallimento totale tanto che, il barone Von Knigge - un capo dell'organizzazione - si scontrò con il suo fondatore Adam Weishaupt e abbandonò la società. Molti affiliati seguirono i suoi passi, altri timorosi e allarmati dal caos regnante al suo interno si risolsero a rivelare tutti i piani segreti della stessa all'Elettore di Baviera che preoccupato per le sinistre idee che perseguiva, investigò con attenzione su questa organizzazione. Successivamente la setta fu disciolta ed il suo fondatore Adam Weishaupt fu espulso dalla Baviera allorchè furono rivelati gli oscuri fini della società ideologicamente anarchista. Non esiste sino al giorno d'oggi nessuna prova che confermi una continuità storica di detta setta nel presente, nè tantomeno una sua antica rifondazione.
  • La seconda incoerenza proviene dal testo della lettera e precisamente nella parte dove riferisce della Seconda Guerra Mondiale. Nella stessa incontriamo la parola "nazismo" (ricordiamo che si suppone la lettera sia datata 1871), il che ci indica che la stessa fu scritta dopo la creazione del nazismo. Sarebbe ingenuo pensare che la lettera "profetizzò" la nascita del nazionalsocialismo ma ancora peggio che avesse profetizzato persino l'appellativo volgare del suddetto movimento. Teniamo conto che parla di "nazismo" e non di "nazionalsocialismo". L'unico che seppe come si sarebbe chiamato questo movimento fu Hitler giacchè egli stesso lo battezzò.
  • La terza incoerenza la troviamo nella medesima sezione sulla II guerra mondiale. Si dà a intendere che il nazifascismo si sarebbe scontrato dialetticamente con il sionismo politico. Grande errore e non di minor dettaglio. Il nazionalsocialismo non si scontrò nè con l'ideologia sionista, nè con un sottogruppo giudeo ma si scontrò con tutto il popolo ebraico in quanto razza. Vale a dire che evitò un conflitto dialettico contro una ideologia. In cambio elesse un conflitto dialettico naturale tra popoli con cosmovisioni differenti. I nazisti portarono il conflitto dialettico contro tutto il popolo ebraico, un qualcosa che disgustò e fece infuriare i cabalisti, giacchè una condizione per la pretesa intronizzazione dell'anticristo "del sangue di David" era evitare che il popolo ebraico fosse collocato ideologicamente come un opposto contraddittorio, perchè lo stesso doveva permanere al di sopra di qualsiasi opposizione (cioè dietro le quinte). Hitler non avrebbe mai potuto essere un agente degli Illuminati precisamente per la sua posizione razzista, nè lo potè essere in forma incosciente (come suggerisce guarda caso il giudeo cabalista H. Makow), giacchè realizzò dottrinalmente proprio quel che i cabalisti giudei non avrebbero voluto, collocando tutto il popolo ebraico come nemico nazional-razziale parassitario del popolo tedesco ed europeo. Hitler creò l'unica opposizione che i cabalisti volevano a ogni costo evitare, vale a dire quella razziale. Questa opposizone infatti distruggeva alla radice tutti i piani cabalisti e talmudici sia sul fronte pratico che su quello teorico. Ai dirigenti ebraici non rimase che infuriarsi non tanto per la morte di un certo numero di giudei, se non perchè Hitler distrusse la cosmovisione religiosa del mito del'unico popolo eletto e allo stesso tempo mise in evidenza la natura di suddetto popolo alla luce pubblica della storia universale. Ai veri dirigenti del giudaismo non importerebbe in caso estremo di dover sacrificare il sionismo (politico) e persino lo stesso Israele. Dobbiamo intendere che per i razzisti il sangue viene prima anche della propria patria e della propria religione; in altre parole sarebbero disposti persino a sacrificare il sionismo politico se con ciò fosse possibile salvare il loro popolo da una futura persecuzione mondiale e allo stesso tempo ciò gli permetterebbe di continuare con tutti i privilegi di sempre. Il sionismo politico nasce con Theodor Herzl ma il sionismo religioso è millenario e ha obiettivi ben più grandi che non la semplice fondazione di uno Stato o Super-Stato in Medio Oriente. Sebbene la stampa sionista occidentale si affanni a negarlo, i "Protocolli dei Savi di Sion" sono veridici (cosa più importante della loro autenticità).
  • Vi sono coloro che si sorprendono quando si parla di una Terza Guerra Mondiale facendo riferimento ad uno scontro tra musulmani e sionisti, per infine annunciare un cataclisma globale. Per prima cosa dobbiamo sapere che la terza guerra mondiale - secondo specialisti militari - già è trascorsa, ed è stata la guerra fredda tra Stati Uniti e l'URSS con i corrispettivi paesi satelliti. La sua magnitudine fu mondiale e furono pochi i paesi che si salvarono dai suoi effetti negativi.  La diatriba fra giudei e musulmani allo stesso modo non è nulla di nuovo. Che tale conflitto venga stimolato e rafforzato dalla stampa, deve essere considerato come parte di un piano cospirativo la cui fonte di ispirazione e direzione - pero'- non è la lettera qui esaminata. Infine il cataclisma totale e mondiale che viene profetizzato è facilmente rintracciabile in varie tradizioni religiose millenarie. Non rappresenta nulla di nuovo. Inoltre, il piano per condurre i popoli allo stesso stadio, viene descritto molto più dettagliatamente nei già menzionati Protocolli dei savi di Sion che in suddetta lettera. Scopriamo anche che la massoneria, strumento del sionismo religioso, ha come fine quello di collaborare per il conseguimento di detto piano. Il Tempio di Salomone verrà eretto a seguito della lotta sionista contro l'Islam dopo la distruzione della moschea che attualmente si trova sull'antico luogo di fondazione dello stesso. Giacchè coloro che inventarono la lettera non potevano sapere con precisione chi avrebbe trionfato in questo scontro, puntarono all'esito più scontato, ossia dire che entrambe le forze si sarebbero distrutte mutuamente.
  • L'ultima incoerenza: è una falsità comunemente creduta che detta lettera sia mai stata esposta nella biblioteca del museo britannico di Londra. La biblioteca britannica ha confermato per iscritto che tale documento non è mai stato in loro possesso nè è mai stato dato loro in visione.

CONCLUSIONE

Sino a oggi, non esiste alcuna prova che dimostri che questa lettera fu mai veramente scritta. Questa strategia di inventare una storia credibile per modificare e distorcere la comprensione di un problema, fu ordita da sionisti religiosi giudei e cabalisti.

Per cancellare ogni traccia della loro cospirazione non vi è idea migliore che forgiare una teoria cospirativa falsa (tengano presente i signori lettori che io credo nelle cospirazioni perchè esse vi furono e vi sono, però non dobbiamo commettere l'errore di credere in teorie cospirative false neurolinguisticamente programmate, in quanto esse sono sofismi disegnati per depistare e per sviare dalle tracce dei veri criminali, coloro che vivono di furti per comprare la loro libertà).

La cospirazione degli Illuminati è una cortina di fumo per mascherare la cospirazione sionista (religiosa-razzista e cabalista). Non sono numerosi coloro che sanno che il fondatore degli "Illuminati" era di origine giudea (Weishaupt) e che creò questa organizzazione precisamente per non rovinare - usando come schermo i sinistri piani che questa elaborava - il santo nome e l'immagine della sua comunità biologica.

Secoli più tardi i suoi abili connazionali o correligionari avrebbero sfruttato quella vecchia previsione, inventando una lettera che va compiendo la stessa medesima missione. Sino ad oggi. 

di Karl Santhrese - Novembre 2006

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Sotto falsa identità

Nonostante l'establishment abbia coniato il termine "teoria della cospirazione" e l'abbia usato come arma atta a screditare chiunque discuta la versione ufficiale, troviamo tantissimi riscontri che smascherano questi poveracci" dediti a operazioni di deviazione mediatica. 
  
Operazione AJAX: il terrore sotto falsa identità
L'idea che i governi e le agenzie di intelligence compiano atti di terrorismo con una falsa identità è stata resa ridicola per anni dai grandi mezzi di comunicazione, qualificando queste affermazioni come "teoria della cospirazione senza fondamento" nonostante esistano quantità di casi documentati storicamente. Dopo aver negato per decenni, nell'agosto del 2013 la CIA ammise il suo ruolo nel colpo di stato in Iran che portò alla sconfitta di Mohammad Mossadegh nel 1953. Con l'Operazione AJAX, la CIA supervisionò le operazioni sotto copertura che includevano atti di terrorismo dalla falsa identità che costarono la vita ad almeno 300 persone.

Golfo di Tonkino 
Il 4 agosto 1964, il presidente Lyndon Johnson apparve alla televisione nazionale degli Stati Uniti dichiarando alla nazione che "I ripetuti atti di violenza contro le forze armate statunitensi da parte del Vietnam del Nord, devono metterci non solo in allerta, ma devono provocare una risposta attiva"Il Congresso degli Stati Uniti fece passare subito la Risoluzione del Golfo di Tonkino, che autorizzò Johnson a compiere operazioni militari contro il Vietnam del Nord. Cinque anni dopo, più di 500.000 soldati stavano combattendo nel sud est dell'Asia. La verità - però - è che Johnson e il suo Segretario alla Difesa, Robert McNamara, avevano ingannato il Congresso e il popolo americano in quanto il Vietnam del Nord non aveva mai attaccato la USS Maddox, come affermava il Pentagono. Il presunto attacco - infatti - risultò essere architettato dai servizi segreti USA. 

Operazione Gladio - Terrorismo di Stato attribuito alla Sinistra 
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la CIA e l'MI6 britannico, collaborarono con la NATO alla creazione dell'Operazione Gladio, concepita all'inizio come alleanza militare per creare un clima d'appoggio all'esercito ordinario per lottare contro l'eventuale invasione sovietica ai paesi occidentale. Gladio, però, andò rapidamente oltre la sua missione originale e divenne una rete terroristica mascherata composta da milizie di estrema destra, da elementi del crimine organizzato, da agenti provocatori e unità militari segrete. L'Operazione Gladio era attiva in Francia, Belgio, Danimarca, Paesi Bassi, Norvegia, Germania e Svizzera.
"La Strategia di tensione" di Gladio fu architettata per calunniare e diffamare i gruppi politici di sinistra dell'Europa facendoli passare per assassini e terroristi, affinchè la popolazione - spaventata - votasse per i governi autoritari. Per raggiungere questo obiettivo, i membri operativi di Gladio realizzarono una serie di attacchi terroristici attribuiti alle sinistre e ai marxisti.

Nell'agosto 1980, agenti di Gladio fecero esplodere una bomba nella stazione ferroviaria di Bologna, dove rimasero uccise 85 persone. Inizialmente attribuito alle Brigate Rosse, più tardi si scoprì che gli elementi fascisti all'interno della polizia segreta italiana e Licio Gelli - il capo della loggia massonica P2 - furono i veri responsabili della strage. 

L'Operazione Gladio costò la vita di centinaia di persone in tutta Europa. 

Secondo Vincenzo Vinciguerra, un terrorista di Gladio che sconta una condanna a vita per l'assassinio di tanti poliziotti, Gladio fu un'operazione disegnata per obbligare i cittadini a ricorrere allo Stato per chiedere maggiore sicurezza. Questa è la logica italiana che sta dietro tutti i massacri e gli attentati che rimangono impuniti perché, lo Stato, non può condannare se stesso o dichiararsi responsabile di quanto accaduto.
  
Operazione Northwoods
Nella guerra segreta contro il regime comunista di Cuba, dietro l'Operazione Mangusta della CIA, lo Stato Maggiore degli Stati Uniti propose all'unanimità di realizzare azioni di terrorismo contro gli stessi Stati Uniti. Il piano comprendeva l'abbattimento di aerei americani sequestrati, l'affondamento di navi americane e sparatorie contro cittadini americani nelle strade di Washington, DC. Dopo lo smacco subìto per la fallita invasione della Baia dei Porci di Cuba da parte della CIA, il presidente Kennedy negò - il 13 Marzo 1962 - l'attuazione dell'Operazione Northwoods. Alcuni mesi dopo, fu lo stesso Kennedy a negare un secondo mandato al generale Lyman Lemnitzer come capo degli Stati Maggiori Riuniti.

Nel novembre del 1963, Kennedy fu assassinato a Dallas, Texas.

L'incidente Gleiwitz
L'incidente Gleiwitz si riferisce a un'operazione di copertura portata a termine dai Nazisti il 31 agosto 1939, durante la quale le truppe delle SS sferrarono un attacco contro una stazione radio tedesca dandone l'attribuzione a truppe polacche. Agenti tedeschi con l'uniforme militare polacca si impossessarono della stazione radio situata al confine tra Germania e Polonia uccidendo un gruppo di persone prese da un campo di concentramento e "addobbate" di uniformi polacche. Il giorno dopo, la Germania invase la Polonia e Hitler citava l'incidente come uno dei pretesti. 

Nove giorni prima della messa in scena, Hitler aveva detto ai suoi generali: "Mi impegno a fornire un casus belli da propaganda. Non importa che sia credibile. Al vincitore non si chiede di dire la verità".

Le aziende produttrici di tabacco aggiungono alle sigarette deliberatamente additivi chimici
Le cospirazioni non riguardano sempre i governi, ma anche i consumatori. Secondo informazioni della BBC, le aziende del tabacco degli Stati Uniti sono state scoperte a produrre deliberatamente delle sigarette che provocano una rapida dipendenza, aggiungendo prodotti chimici che provocano artificialmente la dipendenza da tabacco e danno un miglior sapore.

Operazione Fast and Furious
L'Operazione Fast and Furious, con cui il governo di Obama ha realizzato il contrabbando di armi ai cartelli messicani della droga con lo sforzo apparente di rastrellare le armi da fuoco e catturare i narcotrafficanti, era in realtà parte di una cospirazione per demonizzare il secondo emendamento della Costituzione degli Stati Uniti che dà diritto al possesso di armi da parte dei cittadini. 

Documenti in possesso della CBS portati a conoscenza nel dicembre del 2011, dimostrarono come alcuni agenti "pentiti" della ATF (Agenzia di Alcool, Tabacco, Armi da Fuoco ed Esplosivi degli Stati Uniti) crearono il finto problema facendolo passare per una manovra politica.
  
Spionaggio della NSA e controllo di massa
Nella decade degli anni '90, quando gli attivisti dell'anti vigilanza e varie personalità in vista si resero conto dell'enorme operazione di spionaggio domestico perpetrato dalla NSA, furono trattati da teorici paranoici della cospirazione. Una decina di anni prima delle rivelazioni di Edward Snowden, la NSA era già dedita a intercettare e registrare tutte le comunicazioni elettroniche del mondo con il programma Echelon.

Nel 1999, infatti, il governo australiano ammise la sua collaborazione con un programma di intercettazione e controllo mondiale con a capo la NSA chiamato Echelon. Ovviamente la collaborazione includeva gli USA e la Gran Bretagna. 

Inoltre, un resoconto del Parlamento Europeo del 2001 dichiarò che, "in tutta Europa, tutte le comunicazioni di posta elettronica, telefono e fax sono intercettate della NSA in forma continua e permanente".

Il traffico di droga della CIA
La CIA è stata implicata in operazioni di traffico di droga in tutto il mondo, soprattutto nello scandalo "Iran-Contras affair". I Contras trafficavano cocaina introdotta negli Stati Uniti con la benedizione della CIA, per essere poi distribuita e spacciata soprattutto nella città di Los Angeles, canalizzando e facendo confluire tutti i proventi in banche controllate dalla stessa CIA in territorio americano.

L'ex ufficiale di polizia di Los Angeles Michael Ruppert ha confessato che era a conoscenza del narcotraffico della CIA. Anche signori della droga messicani del calibro di Jesús Vicente Zambada Niebla hanno dichiarato pubblicamente che erano stati ingaggiati dal governo degli Stati Uniti per compiere operazioni di traffico di droga. Esiste un voluminoso insieme di evidenze che conferma che la CIA e  le Grandi Banche degli Stati Uniti sono gli attori principali del commercio mondiale di droga, che frutta centinaia di milioni di dollari l'anno.

La pistola della CIA che causa l'arresto cardiaco
Durante le testimonianze fatte al Senato degli Stati Uniti nel 1975 sulle attività illegali della CIA, fu rivelato che l'Agenzia aveva sviluppato una pistola con dardi che iniettavano veleno capaci di provocare un arresto cardiaco.

Scrive così Fred Burks sul The Examiner: "Il veleno entra rapidamente nelle vie del sangue causando così un arresto cardiaco. Una volta provocato il danno, il veleno sparisce rapidamente, per cui è molto improbabile una diagnosi diversa da quella per "morte naturale causata da arresto cardiaco". E' l'arma perfetta dei nostri James Bond ".

Il dardo di quest'arma segreta può pentrare negli abiti e lasciare sulla pelle solo un piccolo punto rosso. Quando il dardo mortale penetra nell'individuo, sente qualcosa simile a una puntura di insetto o addirittura niente. Fred Burks insinua che Mark Pittman, un giornalista che predisse la crisi finanziaria e che dichiarò pubblicamente i misfatti della Federal Reserve  - che sfociarono in una richiesta di Bloomberg contro la mafia bancaria - potrebbe essere stato assassinato dalla CIA con quest'arma diabolica.

Questi sono solo alcuni fatti storici venuti a galla dopo anni di occultamento militare e mediatico. Restiamo in attesa e speranzosi di rivelazioni sull'11 Settembre, sul face-to-face duomo vs Berlusconi, sul volo MH17, su quello Itavia IH897...
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