New Development Bank: concorrenza alla Banca Mondiale

Il mondo si sta muovendo “contro il dollaro USA”. Basta guardare il fatto che è stato ufficializzato il varo della New Development Bank dei Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) con compiti di finanziamento e investimenti infrastrutturali: un organismo dotato inizialmente di un capitale pari a 100 miliardi di dollari ma differenziato in diverse valute e, quindi, non soltanto nella divisa americana. Questo significa che nel medio lungo termine è prevedibile un minore importante flusso di acquisti dall’Asia in dollari USA che porterà a un indebolimento strutturale del biglietto verde. Il che, alla fine, non dispiace per nulla agli USA i quali, con un Dollaro più debole possono mantenere alta la competitività. (FL)

La New Development Bank diventerà la banca dei Paesi emergenti a sostegno dei cosiddetti Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa) a partire dall’anno prossimo. Il progetto, inizializzato soltanto quattro mesi fa, pare già avviato e soprattutto sostenuto dal Fondo Monetario Internazionale “reo” di aver dato il nullaosta alla creazione di un’istituzione bancaria per i Paesi in via di sviluppo.

L’ambizioso piano è stato discusso durante l’ultimo summit lo scorso febbraio, quando i massimi vertici si sono incontrati in occasione del G-20 tenutosi a Sidney. Una banca a tutela dei Brics è considerata una strategia necessaria al fine di salvaguardare l’economia dei Paesi vulnerabili a potenziali disinvestimenti stranieri, nonché al fine di preservare lo sviluppo degli stessi attraverso il finanziamento di progetti infrastrutturali. (BMF)

E come sempre, la palla passa alla BCE e al suo immobilismo in materia. Se veramente assisteremo nel medio termine ad un indebolimento dell’USD, Draghi & Co qualcosa dovranno fare.

Fonte

La moneta BRICSO

Il "Bricso", la moneta dei BRICS, rivoluzionerebbe molto di più del sistema economico mondiale è la tesi dell’ex-economista della Banca Mondiale Peter Koenig in un articolo dove riporta dettagliatamente chi prenderà le redini del mondo in questo ipotetico scenario.

Nella prima parte di una serie di articoli, Koenig dice che l’introduzione di una nuova moneta, il "Bricso", emessa dal blocco BRICS, potrebbe frustrare i piani degli Stati Uniti per la creazione di un nuovo ordine mondiale.

Come si svolgerebbero i fatti in questo caso ipotetico, e:
  • Come sarebbe il divenire economico mondiale con il Bricso?
  • La sua emissione come disturberebbe il dollaro?
  • E la popolazione in genere?
In un suo articolo, pubblicato su un portale di notizie "The Voice of Russia", Koenig risponde a queste e a altre domande e disegna un panorama mondiale radicalmente diverso dall’attuale.
  1. Prime ore di panico: Le seguenti ventiquattro ore sarebbero di autentico sconcerto. I mezzi di comunicazione impazzirebbero e la gente avrebbe paura e s’interrogherebbe sul futuro economico. Alcuni si proporrebbero di andare in banca, ma non potrebbero nemmeno cambiare i propri dollari ed Euro in "Bricso" perché almeno all’inizio questa moneta sarebbe virtuale. Altri opterebbero per il cambio dei loro conti bancari in divise BRICS, il che li metterebbe in salvo. Ci sarebbero anche persone che continuerebbero ad avere fiducia nel dollaro.      
  2. Crollo dei mercati: Dopo quarantotto ore, le borse occidentali crollerebbero; così ci assicura l’autore dell’articolo.Le autorità opterebbero per la chiusura delle banche visto il caos provocato dalla notizia. Dieci giorni dopo, la gente, senza denaro per comprare da mangiare e altri generi di prima necessità, scenderebbe in strada. Le banche dopo un certo periodo aprirebbero di nuovo, però solo per alcune ore al giorno e con limiti ristretti per il ritiro di denaro. Secondo Koenig, visualizzare uno scenario fittizio come questo non è poi così difficile oggi come oggi. L’autore dice che, di fatto, si potrebbe speculare che i sistemi bancari della UE e degli Stati Uniti si stanno preparando per una crisi di tale entità, menzionando ad esempio il recente crollo del sistema bancario cipriota.
  3. Abbandono dell’Euro: Alcuni governi europei, specialmente quelli dei paesi più deboli dell’eurozona cercheranno di uscire dall’Euro, di tornare alle monete che avevano prima e a nazionalizzarle loro banche un mese dopo l’introduzione del "Bricso". Questa misura presa permetterà loro di stampare il loro denaro e stimolare l’economia locale con un sistema di banche nazionali che promuoverà la produzione e il consumo interno creando così posti di lavoro e ristabilendo la fiducia della società.
  4. Reintroduzione del sistema aureo: Gli Stati Uniti ordinerebbero al FMI di introdurre di nuovo il sistema aureo a un tasso di 2000 dollari l’oncia e con un indebitamento di 10 a1. Gli enti bancari si divideranno in banche per investimenti e banche commerciali tradizionali il che presupporrebbe il ritorno alla legge Glass - Steagall che introdusse riforme bancarie e che Bill Clinton abrogò nel 1998.  I produttori di petrolio degli Stati del Golfo si affretteranno a trasformare le loro riserve di dollari in "Bricso" o Euro. Alla riapertura delle banche, il dollaro avrà perso circa i due terzi del suo valore nei confronti dell’Euro e della Lira sterlina.
  5. Cercando di avvicinarsi al BRICS: Fra sei mesi, Grecia, Spagna, Portogallo, Italia e Irlanda sceglieranno di uscire dalla zona Euro e di ricominciare la loro economia con moneta propria, alcuni di loro cercando in silenzio un’alleanza con i paesi del BRICS. "Con questo scenario, la rottura dall’eurozona diventa quasi inevitabile poiché i meccanismi di coercizione economica utilizzati dalla Commissione Europea si ostacoleranno per la crisi che verrà fuori". Queste sono le affermazioni dell’espero riportate nel suo articolo."Ciò che rimarrà dell’economia di mercato globalizzato occidentale annasperà". I BRICS e i suoi due membri associati, Iran e Venezuela, recupereranno rapidamente poiché la loro nuova moneta darà impulso all’economia mondiale.       
  6. Ampliamento del blocco: Durante il primo anno, Indonesia e Malesia, si uniranno al blocco dei BRICS. Il mercato dei paesi BRICS crescerà quasi in maniera esponenziale, non solo nella produzione e nel consumo, ma anche nel campo della ricerca, soprattutto per le fonti di energia alternative e rinnovabili. Il non dipendere da combustibili fossili si tradurrà in autonomia politica e spianerà il cammino verso la vera democrazia e un autentico sistema di benessere. Inoltre i BRICS e i loro alleati avranno l’autosufficienza alimentare.        
  7. Euro e Bicso: All’inizio del 2015 inizieranno le negoziazioni affinché l’Euro s’inserisca nel carrello "Bricso". Gli Europei avranno bisogno di vendere i loro prodotti ai paesi BRICS e di comprare idrocarburi in attesa che le energie rinnovabili per la viabilità siano in commercio. Con il tempo, sottolinea Koenig, si abitueranno al nuovo sistema, anche se non piacesse loro.        
  8. Scommettere sul Bricso, una moneta stabile: Siamo nel 2015. I produttori d’idrocarburi saranno consci che il Bricso è una moneta stabile che a lungo raggio dà più sicurezza del dollaro. Il commercio di idrocarburi in dollari diminuirà gradatamente. A questi livelli, il Bricso sarebbe sostenuto da nove nazioni, le economie dei cinque paesi che formano i BRICS, insieme all’Iran, al Venezuela, all’Indonesia e alla Malesia. La Mongolia, con un’economia in rapida crescita, cercherà di allearsi con il blocco. Man mano che i paesi operano in Bricso, la moneta si rafforzerà. Anzi, si trasformerà in una riserva solida e di riferimento per molte nazioni che non sono nel BRICS. In questo ipotetico scenario, inoltre, si stabilirà una tassa sull’energia che sarà gradita da molti paesi.        
  9. Creare coscienza: Dal 2015 o 2016 in poi, la gente prenderà coscienza della protezione dell’ambiente e della giustizia sociale, concetti chiave dell’educazione e della cultura. Nascerà, allo stesso tempo, tra le generazioni una nuova forma di pensare; esse saranno sempre più coscienti che quello che è realmente importante non sono le cose materiali, ma la cooperazione, al solidarietà e la pace. "I valori materiali tendono sempre a interferire con questi valori umani sostenibili" ci assicura l’ex economista. 
  10. Cambio di valori: Più o meno dal 2020 si percepirà un cambiamento dei valori materiali a quelli della vita umana. La protezione delle specie, l’ambiente e le risorse avranno sempre più forza.
Garantire una buona educazione e servizi sanitari per tutti sarà considerato come qualcosa di fondamentale; questo segnala l’articolo. Il valore delle economie non sarà più lineare, materiale e misurabile (come lo è oggi con il PIB) e includerà standard di benessere, tra cui la capacità di risolvere i conflitti.
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