Imprenditori, industriali, petrolieri, azionisti, banchieri, i Rockefeller hanno creato in un secolo e mezzo un impero economico diventando una delle famiglie più influenti e ricche del mondo. John Davison Rockefeller (1837-1937) primo della dinastia, fondò la Standard Oil, suo figlio John Davison Rockefeller Jr. (1874-1960), ereditò la compagnia petrolifera e divenne nel 1921 l’azionista di maggioranza della Chase National Bank (oggi JPMorgan Chase), la più grande banca del mondo. Infine David Rockefeller (nato a New York nel 1915), l’unico ancora in vita, patriarca della famiglia, è oggi presidente e amministratore delegato della JPMorgan, nonché più grande azionista singolo. Negli Stati Uniti è celebre soprattutto per le sue attività lobbistiche: è uno dei fondatori del Gruppo Bilderberg, è stato poi presidente dal 1970 al 1985 del Council on Foreign Relations (attualmente è presidente onorario) ed inoltre per sua iniziativa è nata la Commissione Trilaterale.
Se è vera la formula del drammaturgo Bertolt Brecht che dice “è meglio rapinare una banca che fondarne una” è di fatto necessario capire come lo spirito moderno maschera il male attraverso opere di bene, fondazioni filantropiche, organizzazioni per la pace, e via discorrendo. Non è un caso infatti che anche la famiglia Rockefeller dopo aver fondato la Standard Oil e partecipato alla colonizzazione dei Paesi ricchi di petrolio, e diretto la JMorgan per quasi un secolo e speculato sui patrimoni privati dei cittadini statunitensi, ha fondato la sua Fondazione: la Rockefeller Foundation. Creata nel 1913 da John Davison Rockefeller Senior e da suo figlio John Davison Rockefeller Junior con lo scopo dichiarato di promuovere il benessere del genere umano in tutto il mondo, la Fondazione opera ad oggi in 52 paesi e nove isole nei sei continenti. Tra le iniziative sono attivi numerosi programmi di finanziamento delle ricerche in numerosi campi fra cui la pubblica sanità, l’innovazione scientifica, l’agricoltura, le scienze sociali e le arti oltre che l’organizzazione di innumerevoli campagne di beneficienza.
Lo spirito moderno è racchiuso nei Rockefeller. Il Petrolio, la Banca, e una Fondazione “filantropica”. Il mondo moderno è una montagna di merda dove un giorno si celebra la giornata mondiale contro la povertà, un altro quello per i diritti umani, un altro ancora quello a favore dell’alimentazione. Dove sui pacchetti di sigarette c’è la scritta “il fumo uccide”, dove la guerra è pace, dove la libertà è schiavitù, dove la memoria ha sostituito la storia, dove ci sono morti di prima e di seconda categoria. Dove i governi non-eletti danno lezioni di democrazia, dove i giornalisti fanno gli intellettuali, dove essere intellettuali significa prostituirsi al pensiero unico. Dove il deserto lo chiamano pace, dove Israele è campione di tolleranza, dove il film “la vie d’Adèle” è vincitore della palma d’oro. Il mondo moderno è tutto questo e altro. La maggioranza ha scelto la felicità alla verità, e i Rockefeller verranno ricordati non per il loro impero petrolifero e finanziario bensì per la loro Fondazione “umanitaria”.