Non è un caso che ovunque in natura gli uccelli piumati si radunino
insieme. Sembra che gli umani (e primariamente solo gli umani bianchi)
siano un caso unico in natura perché la loro ragione si è evoluta al
punto tale che possono scegliere di disattivare il proprio istinto
razziale e la loro xenofobia naturale.
Tuttavia, l’evoluzione della ragione dei popoli Bianchi viene
attualmente utilizzata come strumento per la loro distruzione, al posto
del motivo naturale per cui in primo luogo si è evoluta: ovvero per
essere utilizzata come strumento per la loro sopravvivenza e progresso.
Questo avviene perché i Bianchi sono caduti preda di una falsa
ragione e del senso di colpa, in una curiosa campagna di suicidio
collettivo dei Bianchi promossa e voluta da un gruppo di intelligenti
stranieri che percepiscono questa debolezza e che l’hanno sapientemente
usata contro i Bianchi. Ciò è avvenuto non tanto come risultato di una
cospirazione pianificata, anche se c’è stato uno sforzo molto
concentrato e coordinato, ma è stato il risultato di uno sciovinismo
istintivo e semi-religioso che ha unificato queste persone vis a vis contro
il loro ospite. Probabilmente questo sciovinismo ha una componente
genetica da qualche parte, anche se vi è una notevole eterogeneità
razziale nel gruppo di persone a cui mi riferisco.
Stranamente, questo stesso gruppo di persone si é comportato
esattamente nello stesso modo in tutte le società in cui è permesso loro
di esprimere la loro immaginazione. La loro unità li autorizza
efficacemente ad influenzare e sostituire i valori della popolazione
Bianca ospitante con i loro valori alieni: cosmopolitismo, commercio e
materialismo. Questo alla fine distrugge la cultura ospitante e la fa
ammalare, inoltre sfigura radicalmente la società ospitante dal modo in
cui essa esisteva naturalmente con i propri valori organici. Di volta in volta, tuttavia, le popolazioni Bianche ospitanti sono
riuscite a slacciarsi da questo ospite distruttivo e parassita
rimuovendolo dalle posizioni di potere e di dominio per il bene della
stessa sopravvivenza dei Bianchi. Ne risultò inevitabilmente un aumento
della salute e la prosperità della popolazione ospitante. In
Inghilterra, ad esempio, dopo la loro scomparsa ci fu una rinascita
culturale dai risultati senza precedenti, in cui Shakespeare scrisse le
sue opere.
Il precursore necessario di queste rivolte Bianche contro il dominio
ebraico fu l’aumento del sentimento razziale tra la popolazione ospite –
una recrudescenza di orgoglio razziale che alimentò un movimento per
allontanare i dominatori stranieri dalle posizioni di potere.
Tuttavia, questo stesso gruppo di persone sta cercando di distruggere
il sentimento razziale della popolazione ospitante una volta per tutte
attraverso l’incoraggiamento al meticciato razziale insieme alla
promozione dell’invasione delle terre Bianche da sciami di
veloci-riproduttori non-Bianchi. Il meticciato razziale e lo
sprofondamento numerico comporterà l’eliminazione etnica dei Bianchi e
la loro successiva sostituzione con una massa di meticci imbastarditi.
Dunque il problema dell’orgoglio razziale Bianco, che storicamente è
stato sempre la rovina degli Ebrei, sarà completamente neutralizzato.
Questa è la “soluzione finale” ebraica per lo storico problema del
sentimento razziale Bianco: la dissoluzione dei Bianchi causata dal
meticciato razziale e dal superamento numerico dei non-Bianchi in terre
Bianche. In altre parole, il problema dell’orgoglio Bianco viene
“risolto” una volta per tutte, dal genocidio dei Bianchi stessi.
Ne consegue ciò logicamente: i Bianchi, come ogni razza e specie tra
le creature che camminano, istintivamente possiedono una sensibilità
speciale verso i loro simili e una xenofobia naturale verso le altre
razze. Questa xenofobia naturale esiste in tutti gli esseri al fine di
compiere tra le forme di vita la volontà dell’evoluzione di una sempre
maggiore speciazione dovuta alla separazione. Non è possibile sradicare
questa naturale affinità verso i propri simili così come non si può
costringere una creatura a non respirare contro la sua volontà. Dal
momento che questo istinto non può essere completamente sradicato
attraverso la propaganda, non c’è modo di eliminarlo se non con
l’eliminazione delle PERSONE stesse. Questo si compie grazie a due
forze: dall’incrocio tra razze e dal superamento numerico dei
non-Bianchi nelle ex terre Bianche. In questo modo i Bianchi vengono
“eliminati” gradualmente.
Con l’inondazione di non-Bianchi nelle ex terre Bianche e con il
meticciato, il problema del sentimento razziale dei Bianchi sarà
effettivamente risolto una volta per tutte grazie alla loro
eliminazione. In seguito, presumibilmente, gli Ebrei potranno mantenere
la loro tradizionale posizione di dominio e di controllo della società,
ma per la prima volta non avranno alcuna opposizione perché la
popolazione meticcia non può far valere nessun orgoglio razziale in
quanto, per definizione, non può averne nessuno. Senza un profondo senso
di orgoglio razziale, la popolazione meticcia non sarà in grado di
opporsi o di rovesciare il dominio ebraico. Gli Ebrei hanno usato i loro media di comunicazione e il potere dei
soldi per etichettare l’istinto razziale sano e naturale presente in
tutte le persone come “razzismo” e hanno dichiarato che, in particolare,
il “razzismo Bianco” è la radice di quasi tutti i mali del mondo.
Questo ha portato i Bianchi a sentirsi in colpa per un bisogno naturale
che è dentro di loro, proprio come alcune sette cristiane hanno fatto
sentire “in colpa” i loro aderenti per la naturale voglia di sesso.
Il senso di colpa è un’arma eccellente per controllare i Bianchi
collettivamente. I Bianchi dimostrano un debole per il senso di colpa
che non è presente in altri popoli. Gli Ebrei, insieme ad altri popoli
di altre razze, hanno intuito questo punto debole e l’hanno sfruttato in
ogni modo. Sono riusciti a far sentire in colpa molti Bianchi per la
loro creazione di una società di maggiore civilizzazione e di alta
tecnologia rispetto a quella dei non-Bianchi, e standard di vita più
elevati. Usano la colpa Bianca per convincere i Bianchi che sono in
debito con loro.
Il successo più drammatico che gli Ebrei hanno raggiunto nel
tentativo di far sentire in colpa i Bianchi è la storia
dell’“Olocausto”. Questo racconto di infiniti abbellimenti e poche prove
è la loro arma più potente per dissuadere i Bianchi ad opporsi alla
loro distruzione razziale che è in corso. Ogni sforzo dei Bianchi di
organizzarsi in un’intransigente opposizione ad essi viene
automaticamente identificato come una forma di Nazismo incipiente e
quindi viene screditato. “La segregazione è ciò che volevano i Nazisti”
gracchiano gli Ebrei. “La purezza razziale è un’idea nazista” cantano.
“Se volete una società Bianca la prossima cosa che vorrete sarà spingere
gli Ebrei nei forni come fecero i Nazisti” si lagnano.
Grazie alla loro campagna dell’Olocausto sono riusciti a convincere i
Bianchi che il voler preservare la propria razza è malvagio, così come
fare qualsiasi cosa per preservarla. Tuttavia, gli Ebrei sanno benissimo
che il razzismo non solo non è malvagio ma è l’unica forza che permette
a un popolo di sopravvivere. Sanno che tutte le persone che non
possiedono una sana affinità per i loro simili si dissolveranno e
sradicheranno. Sanno che la nazione è la base per la sopravvivenza
biologica di un popolo e le persone senza una nazione esclusiva,
protetta da Bianchi e per i Bianchi, non sarà capace di sopravvivere.
Essi sanno che il “razzismo” non è solo sano ma essenziale per la
sopravvivenza di un popolo. Vogliono che siamo solamente NOI a credere
che sia un male perché quest’illusione favorisce il loro tentativo di
distruggere la minaccia del sentimento razziale dei Bianchi. Nella conduzione della loro nazione Israele, gli Ebrei hanno
dimostrato che la sopravvivenza del dominio dell’uomo comporta l’uso
della forza per garantire la propria esistenza. Anche se sono brutali
come qualsiasi altro popolo nella storia, se non di più, nell’ottenere
la terra per la loro gente, vogliono far sentire colpevoli i Bianchi per
uno stesso comportamento - perché ciò si adatta alle loro finalità,
naturalmente. In altre parole gli Ebrei sono di un’ipocrisia che a volte
sfida la comprensione, ma sono abbastanza intelligenti e abbastanza
potenti per farla franca incontrastati.
C’è anche un’altra motivazione che spinge il dominio ebraico a
sforzarsi per la dissoluzione dei Bianchi e cioè una conscia o inconscia
combinazione di diffidenza, invidia e risentimento verso i Bianchi. Tradizionalmente gli Ebrei sono sempre stati visti con sospetto nelle
società Bianche e erano considerati esteticamente indesiderabili.
Inoltre, anche se molti Ebrei oggi hanno ottenuto caratteristiche
fisiche Bianche come gli occhi azzurri, persiste ancora il prominente
prototipo ebraico dei capelli scuri, carnagione scura, occhi da koala e
un grande naso adunco. Queste caratteristiche hanno fatto spiccare gli
Ebrei nelle società ospitanti, soprattutto nei paesi del Nord Europa.
Oggigiorno, migliaia di Ebrei ogni anno pagano i chirurghi per camuffare
le loro caratteristiche fisiche al fine di apparire Ariani soprattutto
modificando il loro naso per raggiungere lo standard Europeo di
bellezza.
Agli albori dell’Europa gli Ebrei ottennero una fama universale per
la loro scaltrezza nel commercio, e di conseguenza sono sempre stati
visti come una figura sinistra nella vecchia società europea.
Segnalazioni di incidenti ebraici di frode nei confronti dei cittadini
di ogni paese in cui abitavano ha fatto guadagnare loro la reputazione
generale di imbroglioni. Inoltre non hanno creato niente in confronto ai
maestri europei di arte e di musica.
In breve, gli Ebrei sono stati storicamente diffidati, evitati,
emarginati nella civiltà europea sin dall’inizio. È probabile dunque che
esista un sentimento di risentimento e di invidia, se non di vendetta,
nel tentativo ebraico di eliminare la razza Bianca.
Vorrei sottolineare ancora una volta che questa promozione ebraica
dell’eliminazione razziale dei Bianchi non è tanto il risultato di una
cospirazione pianificata ma è il risultato di un processo organico ed
istintivo. Gli Ebrei sono naturalmente e giustamente minacciati dai
sentimenti razziali delle popolazioni Bianche ospitanti. Per la prima
volta nella storia, tuttavia, le terre Bianche vengono sopraffatte da
non-Bianchi e il meticciato razziale viene incoraggiato dai media di
comunicazione altamente efficaci e sofisticati, e sembra che gli Ebrei
devono effettivamente, anche se istintivamente, fare i conti con il
problema del sentimento razziale dei Bianchi che è sempre stato la loro
rovina. Molti Bianchi che cominciano a rendersi conto di questo fenomeno
sono ingannati da controdeduzioni speciose che sostengono che non vi è
alcuna cospirazione pianificata dagli Ebrei contri i Bianchi e che
quindi non esiste nessuno sforzo ebraico per la distruzione della razza
Bianca.
Questo argomento è fallace in quanto non c’è mai stata una
cospirazione pianificata in senso tradizionale ma piuttosto è stato il
risultato di istinti naturali e di norme culturali e dell’unità
coltivata di un popolo singolo, inculcati e reiterati nel corso di
centinaia, se non migliaia, di anni. Un altro vantaggio per questo gruppo di persone è rappresentato dal
mito che sono riusciti a rendere popolare, ovvero il mito che "la razza non esiste". Insieme alla distrazione dei Bianchi da ogni consapevolezza
della loro esistenza come popolo e da ogni considerazione
dell’eradicazione nel tempo del loro popolo, questo mito serve a
disarmare i Bianchi dal credere che esistano istinti che possono servire
come mezzo primario per un gruppo di persone a lavorare inconsciamente e
sinergicamente in tandem per dominare e sovvertire la società ospitante
– per il quale non c’è bisogno di una cospirazione organizzata.
L’analogia con le termiti è qui utile. Un gruppo di termiti non può
“cospirare” di distruggere un edificio, lo fa naturalmente. La loro
unità proviene da dentro di loro. Io credo che i Bianchi che hanno a cuore la
loro razza possono invertire questa tendenza. Il primo passo sta nella
consapevolezza della loro esistenza e nello sviluppo della volontà di
sopravvivenza – primariamente attraverso una strategia organizzata. Si
noti che per “sopravvivenza” qui si intende sopravvivenza in senso
classico, proprio come accade in Natura, dove non ci sono regole, e lo
scopo finale di idoneità evolutiva è la sopravvivenza stessa. Si tratta
di una valutazione retrospettiva, e sarà effettuata nel caso che i
Bianchi non riuscissero ad uscire dalla situazione attuale dei
rispettivi paesi invasi da non-Bianchi. Di fondamentale importanza per
il successo di questa strategia è la disponibilità dei mezzi di
comunicazione in tutte le sue alternative ai fini di rendere i Bianchi
razzialmente coscienti.
LA “SOLUZIONE FINALE” EBRAICA PER I BIANCHI di Kurt Stele