Quest'ultima è stata la prima a subirne le conseguenze alla fine del 2014, quando ha "sperimentato" - dopo anni di florida e redditizia economia - una caduta drastica della domanda in molti settori.
L'ex primo ministro italiano ed ex capo della commissione europea Romano Prodi, ha dichiarato di recente che "debilitare l'economia russa è stato poco salutare per l'Italia".
"La caduta del prezzo del petrolio, del gas e le stesse sanzioni, ridurranno il PIL della Russia di un 5% annuo, e questo porterà con sé un taglio dell'esportazione italiana di almeno un 50%”.
La Russia ha presentato una proposta sorprendente per superare le tensioni con l'Unione Europea: l'UE deve rinunciare al trattato di libero commercio con gli Stati Uniti (TTIP) e unirsi all'Unione Economica Eurasiatica (UEE). Una zona di libero commercio che avrebbe più senso di un accordo con gli Stati Uniti.
Come ha dichiarato all'EUobserver l'ambasciatore russo presso la UE Vladimir Chizhov, "La nostra idea è quella di intraprendere contatti ufficiali tra la UE e la UEE il prima possibile. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha già dato la sua disponibilità ad un colloquio ... anche se informale. [...] "Le sanzioni della UE contro la Russia non rappresentano un ostacolo per iniziare le negoziazioni".
"Credo che il buon senso ci porti ad esplorare la possibilità di stabilire uno spazio economico comune nella regione dell'Eurasia, compresi i paesi focali dell'Associazione dell'Est, stabilendo legami più stretti nelle relazioni con paesi come Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Georgia, Moldavia e Ucraina.
Lo stesso Chizhov ha descritto il nuovo blocco con a capo la Russia, come "miglior socio per l'Unione Europea anzichè gli Stati Uniti" e aggiunge: "Crede che sia saggio disperdere tanta energia politica per creare una zona di libero commercio con gli USA, mentre si dispone di soci dietro l'angolo?"
Il trattato sulla costituzione dell'Unione economica Eurasiatica è entrato in vigore giovedì 1 gennaio 2015. Pronto ad abbandonare dollaro ed euro, è stato sottoscritto da:
- Armenia
- Bielorussia
- Kazakistan
- Russia
- Kirghizistan ( che aderirà a maggio ).
- un organo esecutivo con sede a Mosca
- una Commissione Economica
- una Commissione Economica Suprema, dove i capi degli stati membro prendono le decisioni all'unanimità.
Obiettivo è anche mettere in moto una libera circolazione di capitali, beni e servizi e amplierà il suo mercato unico ad altri 40 settori; il prossimo sarà quello dei prodotti farmaceutici nel 2016.
Non è una proposta qualsiasi poiché ha il potere di cambiare il volto del mondo a livello economico e politico rispetto a come lo conosciamo adesso, alterando definitivamente gli equilibri geostrategici su scala planetaria.