In apparenza il sionismo è un movimento ebraico ‘nazionalista’ creato
nel corso del 1800. Il suo obiettivo era stabilire una patria ebraica
in Medio Oriente. Questa causa si è materializzata nella
creazione dello stato di Israele nel 1948 dopo la fine del dominio
britannico, realizzando le promesse della
Dichiarazione di Balfour.
Tuttavia, questo è solo ciò che vogliono farci vedere e credere. ‘Il
sionismo’ ideologico è un’entità molto più astuta e illusoria.
"Roma e Gerusalemme.
L'ultima questione nazionale" pubblicato nel 1862, è un libro pubblicato da
Moses Hess nel 1862 a Lipsia. Hess diede l'impulso iniziale al movimento del Sionismo socialista. Nella sua opera sosteneva il ritorno degli ebrei nella Terra di Israele e proponeva uno Stato socialista in cui gli ebrei si sarebbero ruralizzati attraverso un processo di "redenzione del suolo".
Hess è descritto come un “ebreo socialista” e lavoró a stretto
contatto con il suo studente ebreo Karl Marx, che appena 14 anni prima
pubblicava "
Il Manifesto del Partito Comunista" (1848). Marx era un
membro della Lega comunista, un’organizzazione di lavoratori emigrati
dalla Germania - con base a Londra - e di cui era diventato il
principale teorico. Fu solo nel 1896 che
Theodor Herzl pubblicò il libro
"Judenstaat", in cui veniva sostenuta la
creazione di uno "stato ebraico" motivando i sionisti ebrei a emigrare o salire (Aliyah) in Israele. Cupamente ironico considerato che lo
Stato di Israele - una terra non più grande del Galles - sia ‘salito’
attraverso menzogne e inganni a governare il mondo.
Herzl riuní il primo congresso sionista a Basilea nel
1897, dove - si sostiene - siano stati redatti i verbali segreti più noti come i "
Protocolli dei Savi di Sion". Questo documento descrive un presunto piano per
il dominio del mondo da parte dell’ebraismo internazionale. I più famosi
personaggi pubblici che hanno promosso la loro conoscenza, come Henry
Ford, hanno dichiarato che non sono interessati all’autenticita dei
documenti, ma piuttosto a sollecitare una revisione critica di eventi
storici che sono accaduti, confrontandoli con i Protocolli.
Molte risposte si trovano con il manifestarsi, nel 1948, dello stato
canaglia chiamato Israele garantendosi un massiccio sostegno economico-politico dai paesi europei e
nordamericani. Tuttavia la sua creazione è stato un atto illecito.
La Palestina era terra sovrana (da
consegnare al popolo ebraico), di conseguenza, vi è ora una tribù di
gente che occupa la terra palestinese chiamandola ‘Israele’.
Apparentemente sembra una sorte di protettorato americano-europeo. Eppure, proprio
come nel 1948 e in altri eventi significativi della Dichiarazione Balfour,
è la lobby ebraica infiltrata all’interno dei governi occidentali bianchi che alza
la voce quando si tratta di interessi “nazionali”. "Tutto passa in secondo piano ogni qualvolta ci si trova ad affrontare questioni sul cosiddetto Stato Ebraico”.
La motivazione principale della guerra in Iraq, secondo George W. Bush, Tony Blair, e dei loro sostenitori in patria e all’estero, era
che l’Iraq stava sviluppando armi di distruzione di massa.
Ovviamente nessuna arma di distruzione di massa é stata trovata in
Iraq, e solo dopo l’invasione USA-UK & co., si è appreso che gli ebrei neoconservatori
spingevano al rovesciamento dell’Iraq prima ancora dell’insediamento dell'amministrazione Bush. Una storia molto simile a quella attuata in Afghanistan.
Bruce Riedel fu il principale consigliere di Barack Obama sulla guerra in
Afghanistan. Questo signore, dal
curriculum di tutto rispetto, è impiegato in una think tank finanziata dal
servizio segreto israeliano ebraico (Mossad), e gestita da un israeliano amico di Ehud Barak e Shimon Peres. Riedel dichiarò candidamente;
"Che la guerra in
Afghanistan" - la guerra in cui ancora una volta i nostri figli vengono
usati come carne da cannone -
"sia la guerra di Obama per Israele."
Nel 1975 l'Assemblea
Generale delle Nazioni Unite approva una risoluzione che giudica il sionismo come “una forma di razzismo e di discriminazione
razziale”. Lo stesso giorno, il 10
novembre 1975, l’ambasciatore israeliano Chaim Herzog ha dichiarato che
la risoluzione era “Un’altra manifestazione dell’amaro odio
antisemita, l’odio antiebraico (…) Per noi, popolo ebraico, questa
risoluzione basata sull’odio, la menzogna e l’arroganza, è priva di
qualunque valore morale o legale. Per noi, popolo ebraico, questo non
è altro che un pezzo di carta e noi dobbiamo trattarlo come tale.”
Concludendo il suo discorso, Herzog strappò la risoluzione dimostrando così che le decisioni delle Nazioni Unite non si applicano
alla eterna ‘vittima’ Israele.
Questo deve essere il motivo per cui la
risoluzione è stata abrogata nel 1991. Nella storia delle Nazioni Unite è
l’unica risoluzione revocata. Se offendi un Ebreo, sei antisemita. Tocca leggermente Israele e
rischi di offendere una nazione di “vittime”. Anche nel sottolineare la
criminalità dell’ebraica Israele si rischia l’etichetta di ‘antisemita’.
Oggi i Sionisti Ebrei giocano su una storia piena di sgomberi
forzati, usandola come piattaforma per le loro grida di "persecuzione". La storia vede questa tribù succhiare il
sangue alle nazioni in periodi di pieno sviluppo economico così come fece la famiglia Rothschild con un'enorme atto criminale di insider trading, alla
vigilia della vittoria di Wellington. Questi non solo hanno derubato la Gran Bretagna della sua ricchezza e reso Nathan Rothschild un ricco
sfondato, ma l'ha resa schiava degli ebrei Rothschildiani.
Anche se il sionismo è commercializzato come "nazionalismo
ebraico" questo è un ossimoro, perché il nazionalismo è una forma
organica che si distingue per la tutela e la conservazione della propria
gente; il sionismo invece (nato da nomadi), è l’ideologia del
furto e della manipolazione per il guadagno personale. Il fallimento
Bianco nel chiedere, porta alla complicità nell’illusione ebraica
sionista e in particolare alla mentalità da ‘vittima’ quando si tratta
del cosiddetto "Olocausto".
In realtà le vittime ebree durante la Seconda Guerra Mondiale
formavano una minoranza; il numero esatto degli ebrei che morirono direttamente
come conseguenza é difficile da accertare e l’argomento è stato
dibattuto animatamente sin dalla fine del XX secolo tra i diversi gruppi
di storici. Le cause delle morti sono state numerose; alcuni sono morti in azione di combattimento in tutti gli eserciti, gli
altri sono morti in bombardamenti. Inoltre i comunisti ebrei
rappresentavano una minaccia per la sicurezza tedesca ed essendo
internati in centri di detenzione amministrati dai tedeschi, forse
morirono per fame o malattia (in particolare il tifo), quando gli
alleati tagliarono le rotte di approvvigionamento.
I media sionisti
ebrei manipolano costantemente questa ultima istanza in un mantra
‘intoccabile’. Secondo l’opinione diffusa l’Olocausto è stato il
genocidio di circa sei milioni di ebrei durante la Seconda Guerra
Mondiale. Naturalmente, anche se presumendo che il peggio sia vero e
accettando il 6 milioni come numero corretto, le
vittime di queste cosiddette atrocità tedesche sarebbe comunque di gran
lunga inferiore al numero di civili tedeschi, giapponesi e italiani che
perirono per mani alleate. Il semplice fatto è che ci sono tutte le ragioni per credere
che una contabilità finale deve discolpare la Germania di qualsiasi
disumanità unica nella conduzione della guerra mondiale. Eppure, anche
quando la targa di Auschwitz, in origine recante il numero di 4 milioni
di morti, è stata sostituita con una targa più piccola, con 1,5 milioni,
il ‘sacro’ 6 milioni non è diminuito. Incredibilmente il ‘sacro’ 6
milioni è stato utilizzato prima della fine della Grande Guerra.
Tutto sommato se l’uomo Bianco la smettesse di
stare in ginocchio, la semplice risposta al grido di ‘Olocausto’ è
l’
Holodomor, una carestia artificiale istigata da macellai ebrei
bolscevichi. La perdita di vite umane è stata indicata ovunque tra
7 / 7.500mln, anche se si sono ipotizzate cifre vicino ai 10 mln.
di morti. Il grano ucraino riempiva silos enormi per essere venduto a
livello internazionale, mentre il granaio d’Europa moriva di fame.
L’Ucraina ha sperimentato 3 tipi di carestie Holodomor che hanno portato
al picco di 16,5 milioni. Il principale fattore che contribuisce in
ogni caso, erano le “requisizioni” alimentari dalle autorità
bolsceviche ebree, che hanno lasciato la popolazione senza grano
sufficiente per sostenersi. Dalla fine degli anni ‘80 la centralità
delle politiche di approvvigionamento di grano dei bolscevichi ebrei è
stata riconosciuta come la ragione delle carestie genocide del 1921-3,
1932-3 e 1946-7.
É anche importante notare che la carestia ucraina del
1946-7, è stata contemporanea ai processi di Norimberga. Qui abbiamo
rivendicazioni contro la Germania dei crimini di guerra “oscuri
sgradevoli e violenti”. Nel frattempo, i bolscevichi ebrei stavano
commettendo massacri di massa contro l’Ucraina Bianca. Non c’erano solo
queste carestie dell’Holodomor come omicidio per fame, ma anche la
pratica del regime bolscevico ebreo di torturare pubblicamente i leader
della comunità.
Ciò che è ancora più affascinante è che il Comitato ebraico
ucraino ha suggerito che i materiali “dell’affare Holodomor” vengono
utilizzati per scopi politici. Ironico, considerando che la loro tribù
ha politicizzato il blockbuster ebreo di Hollywood per quasi 70 anni! E
questo è solo un microcosmo della sofferenza e della morte che i Bianchi
europei hanno sopportato sotto il governo bolscevico ebreo. Stime
prudenti collocano il massacro di massa e il lavoro forzato nei gulag
del regime bolscevico ebreo a 40-50 milioni di vittime, anche se le stime parlano di 60 milioni. Pare che i Bianchi devono realmente credere che 1
milione (immaginario) di ebrei valga 10 milioni di bianchi.
In questo momento ogni nazione è in una
situazione in cui il suo esercito é "dirottato" dalle organizzazioni
ebraiche delle Nazioni Unite tramite la lobby ebraica americana o
l’Unione europea ebraica. Un paese non dovrebbe piú avere un esercito
sovrano, ma essere parte di un vasto super-esercito. Eppure, nessun popolo è in lotta a difesa dei propri interessi o la propria sopravvivenza. Vi è
un solo popolo la cui guerra è costantemente combattuta da "tiranni" che usano i nostri figli come carne da cannone in difesa del popolo di Israele.