Come affermato da ricercatori universitari, scienziati governativi e
consulenti scientifici internazionali, almeno il 57,7% delle studentesse
esposte a radiazioni a microonde di basso livello (wi-fi) sono
a rischio di avere aborti, malformazioni fetali o bambini con tare
genetiche. I danni genetici possono essere trasmessi alle generazioni
successive. Il professor John Goldsmith è consulente internazionale per
le comunicazioni in Rf (radio-frequenze), consulente per
l’Organizzazione Mondiale della Sanità in epidemiologia e scienze della
comunicazione, consulente militare e universitario nonché ricercatore; a
proposito dei bassi livelli di esposizione (sotto il livello termico)
all’irraggiamento da microonde aventi le donne come bersaglio, ha
scritto: «Nelle donne esposte a radiazioni di microonde, nel 47.7% dei
casi ci sono stati aborti prima della settima settimana di gravidanza».
E’ al di sotto di quello che la maggior parte delle studentesse riceve
in un’aula dotata di trasmettitori wi-fi, a partire dall’età di circa
cinque anni in su.
Le studentesse non sono ancora donne, sono bambine; e i bambini – sia
neurologicamente che fisiologicamente – sono diversi dagli adulti. Il
tessuto cerebrale e il midollo osseo di un bambino ha proprietà di
conducibilità elettrica diverse rispetto agli adulti, a causa del
maggior contenuto di acqua. L’assorbimento della radiazione a
microonde nei bambini può essere dieci volte superiore rispetto agli
adulti, e può indurre “stress” cronico ossidativo e nitrosativo e quindi
danneggiare i mitocondri cellulari. Questo “stress” può causare danni
irreversibili al Dna mitocondriale, che non è riparabile a causa del suo
basso contenuto di proteine istoniche; pertanto, eventuali danni
(genetici o altro) si possono trasmettere a tutte le generazioni
successive attraverso la linea materna. Quindi, stiamo danneggiando non
solo questa ma anche tutte le future generazioni femminili. Ci troviamo
di fronte all’equivalente di una vera pandemia (cottura a microonde dei
follicoli ovarici delle studentesse).
Immaginate di essere una bambina di cinque anni e di
essere a scuola, seduta con un computer portatile wi-fi vicino al
vostro addome. Teoricamente, le ovaie possono essere irradiate fino a
quando lascerete la scuola all’età di 16-18 anni. Quando poi rimarrete
incinta, ognuno dei vostri follicoli (che poi diventeranno uova) sarà
stato esposto alle microonde. Quindi, potreste avere un bambino sano
oppure no. Se rimaneste incinta da studentessa, il vostro embrione (per i
suoi primi 100 giorni, se è femmina) produrrà circa 400.000 follicoli
(nelle sue ovaie) per la futura neonata. Il problema è che queste
cellule follicolari in sviluppo non hanno la protezione cellulare delle
cellule adulte mature. Di conseguenza le vostre “nipotine” potrebbero
aver avuto ogni singola cellula follicolare irradiata e danneggiata
ancor prima del concepimento. Pertanto, quando la bambina diverrà una
donna adulta (con i suoi follicoli irradiati) vi sarà una maggiore
probabilità che il suo bambino (vostro nipote) soffra dei disturbi
menzionati in precedenza, durante il concepimento o le fasi di sviluppo
embrionale e fetale.
Oltre ogni immaginazione: la sconvolgente verità è
che non solo tutto questo era noto e documentato molto prima che il
wi-fi fosse messo in prossimità dei bambini, ma addirittura gli effetti
biologici pericolosi sono stati nascosti al pubblico (com’è tutt’ora),
per preservare i profitti delle industrie. Il professor Goldsmith
scrive: «Effetti dell’esposizione alla radiazione Rf in certe
popolazioni: effetti riprodutivi, aumento degli aborti spontanei,
aumento dell’incidenza dei cancri infantili e di altri cancri». A
conferma di ciò, con più di 2.000 riferimenti, c’è il Naval Medical
Research Institute con un proprio documento: “Bibliografia dei fenomeni
biologici segnalati (effetti) e delle manifestazioni cliniche attribuite
alla radiazione a microonde e radio-frequenza ‘principali evidenze’,
attività mestruale modificata, sviluppo fetale modificato”.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha sottolineato in un documento
di 350 pagine – “International Symposium Research Agreement, Effetti
biologici e danni alla salute dalle radiazioni a microonde”. La sezione
28 tratta dei problemi riguardanti la funzione riproduttiva. Questo
documento è stato classificato “top secret” e i suoi contenuti celati
dall’Oms e dall’Icnirp (“International Commission on Non-Ionizing
Radiation Protection”, commissione internazionale per la protezione
dalla radiazione non-ionizzante).
Eldon Byrd, uno scienziato del Centro di Armamento Navale di
Superficie della Marina Usa, in una delle sue conferenze del 1986 sugli
effetti di microonde a bassi livelli lezioni, si riferisce abbia detto:
«Possiamo modificare il comportamento delle cellule e dei tessuti,
provocare un aumento di sei volte della mortalità fetale e dei difetti alla nascita».
Infine, l’industria delle telecomunicazioni mobili ha condotto propri
studi scientifici accurati ed esaustivi sul proprio prodotto. La
conclusione è stata: «Si può concludere che i campi elettromagnetici le
cui frequenze siano nell’intervallo delle telecomunicazioni mobili
rivestano effettivamente un ruolo nello sviluppo del cancro:
danneggiamento diretto del Dna a anche influenze sulla sintesi del Dna e
sui meccanismi di riparazione del Dna» (la sintesi del Dna è essenziale
per una sana crescita dell’embrione, del feto e del bambino).
Questi non sono che alcuni articoli di circa 8.000 ricerche che
dettagliano questi fenomeni. Al fine di proteggere il profitto di queste
industrie, l’Intelligence Agency della Difesa statunitense ha inviato
un “documento” alle “nazioni avanzate” che descrive il problema e
suggerisce “come ingannare il pubblico”. Vi si legge: «Se le nazioni più
avanzate dell’Occidente sono rigorose nell’applicazione di severe norme
all’esposizione, si potrebbero avere effetti negativi sulla produzione
industriale». Questo (e altri due documenti) continuano poi ad elencare
molti pericoli fisiologici e neurologici dell’irraggiamento a microonde a
bassi livelli, non termici: disordini sanguigni, cardiaci, sintomi
psichiatrici e “disordini mestruali”. Naturalmente il wi-fi è irraggiamento a microonde a bassi livelli, non termici.
Al fine di placare il governo degli Stati Uniti, alcuni governi hanno
adottato le linee guida Icnirp, secondo le quali l’unico limite
di sicurezza è di soli sei minuti di riscaldamento. Il che significa: se
non ti senti troppo caldo in sei minuti, allora il wi-fi si può
considerare sicuro. Non è stata data nessuna considerazione alla pur ben
studiata interazione cellulare che avviene prima del verificarsi degli
effetti termici. Tale interazione è citata negli studi di diverse
nazioni, Stati Uniti compresi, ed è noto che causavano (e tutt’ora
causano) cancro, sintomi neuropatologici severi, difetti fetali e,
letteralmente, centinaia di malattie connesse a scompensi cellulari. Le
nazioni che seguono l’Icnirp continuano ad argomentare che
l’effetto termico dopo sei minuti è tutto quello che è richiesto per
l’irraggiamento con microonde.
Il lettore potrebbe chiedersi se io non sia “pazzo da legare” e
pensare che “nessun governo farebbe mai del male a dei
suoi cittadini per soldi, specialmente alle donne in gravidanza”. In
questo caso invito il lettore a considerare alcune decisioni che il
governo ha alle spalle: il fumo, l’amianto, la Bse (mucca pazza), il
piombo nella benzina, esperimenti su 20.000 inglesi in servizio militare
negli anni ’60, il talidomide e, naturalmente, l’agente arancio
spruzzato sopra le colture alimentari in Vietnam. A tutt’oggi, molti
difetti di nascita globali derivano da queste decisioni governative,
scientifiche e militari, assunte avvalendosi di consulenti industriali.
Se sono necessarie prove ulteriori, invito il lettore a
consultare i documenti rilasciati sotto il Freedom of Information Act, e
precisamente le operazioni Pandora, Mk Ultra, Mk Chaos, Cointelpro, Mk
Delta, Mk Naomi, Mk Search, Bluebird, Artichoke, Chatter, Sleeping
Beauty e Grill Flame. In questi casi ci sono stati esperimenti segreti
effettuati dagli scienziati militari/governativi su civili ignari, vale a
dire: studenti, militari, pazienti psichiatrici, poveri, bambini di età
superiore ai 4 anni, donne in stato di gravidanza, musulmani,
cattolici, carcerati, disabili, sordi, ciechi, omosessuali, donne
single, anziani, scolari, “gruppi marginali” e dissidenti; serviti per
aumentare la loro conoscenza e la comprensione di ciò che è comunemente
conosciuto come Stealth Warfare (cioè il tipo di azioni di guerra in cui
si colpisce il nemico senza essere visti e senza che il nemico sappia
nemmeno di essere attaccato).
I progressi sullo studio delle malattie causate da bassi livelli di
irraggiamento a microonde continuano anche oggi. E’ in corso uno studio
sul cancro e i danni neurologici:
continuerà fino al 2018 e coinvolge donne che potrebbero essere incinte.
Relazioni periodiche sono altresì trasmesse all’amministrazione da
scienziati governativi: «Gli studenti comprenderanno la natura della
ricerca dei bioeffetti della Rf, includendo studi umani e animali; gli
studenti familiarizzeranno con lo stato attuale della conoscenza sui
potenziali effetti della Rf sulla salute, quali cancro, amnesia e
difetti di nascita». “Rf” è divenuto un termine generico
(radio-frequenza) per evitare di usare la parola “microonde”. Rf solleva
un minor numero di “richieste di sicurezza” in quanto la parola
“radio”, chesolitamente si riferiva a “onde radio lunghe”, non ha
connotazioni di pericolo per il suo consolidato uso domestico.
L’intransigenza governativa impone una moratoria sui rischi di
esposizione alle generazioni future. Sia gli studi governativi che
quelli dell’industria hanno dimostrato che la sintesi proteica
(l’utilizzo delle strutture chimiche per “costruire” le circa 4.050
strutture note biologiche e neurologiche fetali e 4.500 negli adulti)
può essere influenzata dall’irradiazione a microonde a bassi livelli.
Questa moratoria sembra diffondersi alle organizzazioni o affidandosi su
finanziamenti governativa, o per qualsiasi motivo; acquiescenza.
Tuttavia, non tutti i dipartimenti di ricerca sopprimono la verità. Una
ricerca brillante pubblicata dall’Università di Dundee conferma che
l’irradiazione a microonde a bassi livelli, pur non provocando nessun
riscaldamento, può disturbare i processi di segnalazione cellulare;
influenza i processi biologici che danneggiano la crescita fetale.
Non solo: gli stessi processi biologici sono
coinvolti per barriera ematoencefalica (si forma in 18 mesi e protegge
il cervello dalle tossine, si sa che viene alterata); guaina mielinica
(ci vogliono 22 anni perché si formino i 122 strati di cui è composta, è
responsabile di tutti i processi cerebrali, organici e muscolari);
cervello (ci vogliono 20 anni perché si sviluppi); sistema immunitario
(ci vogliono 18 anni perché si sviluppi, il midollo osseo e la densità
ossea sono notoriamente influenzati dalle microonde a bassi livelli come
pure i globuli bianchi del sistema immunitario); ossa (ci vogliono 28
anni per lo sviluppo completo; come menzionato, il grande contenuto di
acqua nei bambini rende sia le ‘ossa molli’ che il
midollo particolarmente attraenti per l’irradiazione con microonde; il
midollo osseo produce le cellule del sangue).
Chiaramente, quelli che decidono per noi stanno sottovalutando una pandemia di malattie infantili finora
sconosciuta nelle nostre 40.000 generazioni di civiltà, che può
coinvolgere più di una metà delle mamme/bambini irraggiati al mondo.
Durante gli anni ho avuto la felice opportunità di parlare con circa 40
altezze reali, governatori, leader di governo, capi di stato e ministri.
Le mie considerazioni sui numeri dei bambini malati che ho rivolto ad
un Re, sono reperibili su Internet. Ho riferimenti di più di 200 cluster
di cancro/leucemia nelle scuole (fino al momento della raccolta dei
dati) da trasmettitori a microonde a basso livello nelle scuole. Ci sono
molti tipi di tumori, leucemie, aborti e cancro al seno del personale. E
continuano ogni giorno, registrati per lo più soltanto a livello
locale. Quando questi fatti sono stati discussi nel Parlamento inglese
(in quanto uno dei paesi europei coinvolti), un ministro ha respinto
tutto e ha mentito davanti alla House of Commons. La mia richiesta di
provare questa menzogna è stata rifiutata.
Forse, la più rispettata organizzazione al mondo per la tutela dei
bambini, l’Unicef, si è alleata con l’autorità leader a livello mondiale
sugli effetti del danno da basso livello di
irradiazione a microonde. Il Comitato Nazionale Russo per la Protezione
dalle Radiazioni non-ionizzanti, nel proprio documento di ricerca
“Effetti sulla salute di bambini e adolescenti” ha trovato: 85% di
aumento delle malattie del sistema nervoso centrale; 36% di aumento
dell’epilessia; 11% di aumento di ritardo mentale; 82% di aumento di
malattie immunitarie e rischio per il feto. Il lettore può pensare che
l’irraggiamento del telefono cellulare, avendo maggior potenza, sia
diverso da quello del wi-fi. In effetti il wi-fi può essere più dannoso
proprio a causa della sua bassa potenza: la bassa potenza può entrare
nel corpo inavvertita e causare danni. Tutte le onde elettromagnetiche
sono cumulabili. Se sono sotto la soglia corporale che provoca
l’attivazione delle proteine preposte a difendere e riparare i tessuti,
il danno si accumula molto lentamente e non è rilevabile, come un
cancro. Basti pensare a come in una giornata nuvolosa si prenda lo
stesso il sole e che ci si può lo stesso bruciare la pelle.
Ho una lista di nove paesi (con alcuni dei quali sto lavorando) che
stanno attivamente rimuovendo il wi-fi dalle scuole o che sono impegnati
nella fase giuridica propedeutica a questa rimozione. L’assemblea
parlamentare del Consiglio d’Europa (documento 12608, pubblicato il 6
maggio 2011, alla sezione 8.3.2. riporta: “Divieto di tutti i telefoni
mobili, telefoni Dect o wi-fi o sistemi Wlan nelle classi e nelle
scuole”. Per motive legali la dicitura è stata variata in: “Si deve
preferire un sistema cablato”; comunque, il significato è chiaro. In un
documento tradotto, il professor Yuri Grigoriev del Comitato Russo per
la Protezione dale Radiazioni non-ionizzanti ha scritto, il 19 giugno
2012: «Si raccomanda l’uso di reti cablate e non di reti che usino
sistemi di accesso a banda larga wireless, come il wi-fi, nelle scuole e
nelle strutture educative». Un documento datato 25 marzo 2013 del
comitato esecutivo dell’Accademia Americana di Medicina Ambientale ha
scritto una lettera al Distretto scolastico unificato di Los Angeles con
la seguente raccomandazione: «Non aggravare il carico della salute pubblica installando connessioni Internet wireless nelle scuole di Los Angeles».
Poco prima di ciò, nel dicembre 2012, l’Accademia Americana dei
Pediatri (che rappresenta 60.000 pediatri) ha scritto al Congresso
richiedendo maggior protezione dall’irraggiamento a microonde a bassi
livelli per i bambini e le donne incinte: riferendosi al wi-fi nelle
scuole, ha scritto: «Potenziale riproduttivo di una generazione». Nel
2002, 36.000 medici e scienziati hanno firmato l’“Appello di Friburgo”.
Dopo dieci anni, l’Appello è stato rilanciato e mette in guardia in
particolare contro l’uso del wi-fi e l’irradiazione di bambini,
adolescenti e donne incinte. Quello di Friburgo è un appello di medici
internazionali. Il lettore dovrebbe considerare che in totale ci sono
circa 100.000 dei professionisti più esperti al mondo che condividono
questo stesso avvertimento. Per inciso, qualora il lettore si chiedesse
perché non ho menzionato gli scolari e se essi possono essere
influenzati in modo simile alle ragazze: la risposta è “sì”. Ricerche
sulla frammentazione del Dna dello sperma provocata dai livelli wi-fi di
irradiazione sono già stati pubblicate. Ci vorrebbero molte più pagine
per commentare questo fenomeno ed esiste già una pletora di dati disponibili e pubblicati.
Con profitti giganteschi da realizzare, non
sorprende che il sistema parlamentare inglese abbia scelto di seguire
l’Icnirp e la relativa ben nota politica del “rifiuto attivo”. Ho
conosciuto la nostra “corruzione”, quando alla fine degli anni ‘60 ‘70
fui incaricato di indagare (nell’ambito di un programma avviato da Sir
William Melvin), sulla corruzione all’interno della gerarchia della
polizia metropolitana di Londra e dei membri non eletti del Parlamento
inglese. Se il lettore non fosse al corrente di tali avvenimenti,
suggerisco di consultare qualcuno dei nostri giornali della domenica da
45 anni in qua, fino ad oggi. Quando un reverendo scrisse ad un
ministro, Nick Gibb, a riguardo del wi-fi nelle scuole, la sua risposta
standard (che ho visto molte volte) riportava: «Consiglio dato
dall’Agenzia per la Protezione della Salute inglese: “Non ci sono prove
consistenti di effetti sulla salute a seguito di esposizione a Rf sotto i
livelli di riferimento e non ci sono ragioni per cui le scuole o altri
non dovrebbero usare dispositivi wi-fi». Questa risposta è concepita per
ingannare e ci riesce molto bene. Altre lettere ministeriali sono
solite dire: “la maggior parte della nostra ricerca” o “la maggior parte
dei nostri scienziati”; due espressioni ugualmente prive di senso.
Quello che non dicono mai è: il wi-fi è sicuro.
Il lettore non sarà sorpreso di sapere che mi è stato rifiutato il
permesso di avere un incontro faccia a faccia con il mio rappresentante
in parlamento, mr. Mel Stride. Da allora egli ha boicottato con successo
qualsiasi mio contatto col governo. Anni fa, quando cominciai a
“consigliare cautela” nell’irraggiare col microonde bambini e donne
incinte, la Cancelleria Accademica della mia università (Exeter) mi
ingiunse di non contattarla mai più. Un messaggio simile venne dal
dottor Jamie Harle della Open University (fisica medica), che mi disse:
«Il tuo lavoro è troppo politico». Chiaramente, in Inghilterra, alcune
università e alcuni rappresentati parlamentari hanno più paura delle
rappresaglie governative che voglia di dire la verità. A prescindere
dalle conseguenze.
Il prezzo reale dell’ignoranza intenzionale e dell’avidità:
ecco le conseguenze. Per me, ricevere dieci telefonate al giorno non è
inusuale. Ne ricevo anche a Natale e Pasqua. Due chiamate che riassumono
quelle che ricevo da donne sono riportate di seguito. Si tratta di due
conversazioni reali. La prima: «Mia figlia è appena morta. Sto ancora
tenendo la sua mano. Ha appena compiuto 11 anni ed è stata la numero 11 a
morire da quando il trasmettitore per il wi-fi è stato messo vicino
alla scrivania sua e degli altri». La seconda: «Mio figlio è uno dei
tanti con cancro / problemi genetici dalla nascita. Questi sono iniziati
solo dopo che il trasmettitore è stato acceso. Le mie preoccupazioni
sono duplici e occupano ogni secondo della mia vita. Il mio bambino
potrà mai sposarsi o trovare un partner ed essere felice? Cosa accadrà
quando morirò? So che morirò preoccupata. Indipendentemente da chi abbia
la colpa, sono io, la madre, a portare la colpa e la responsabilità».
Lettori, vi prego, aiutatemi. Immaginate il 57,7% di tutte le
studentesse con wi-fi nelle loro aule: tutto il giorno per tutto l’anno
per tutta la loro carriera scolastica, usandolo in tutti i paesi del
mondo! In sole due generazioni potremmo avere più bambini morti / malati
di quelli risultanti da entrambe le guerre mondiali. E questi non sono
dati miei, ma provengono da consulenti e ricercatori governativi. Sono
state ricevute richieste per questo studio da rappresentanti di Reali,
funzionari governativi (al di fuori del Regno Unito) e da persone che mi
limiterò a descrivere come “interessanti”. Mentre le saracinesche
politiche si stanno chiudendo in ogni direzione verso cui mi dirigo, mi
chiedo: potrebbe il lettore avere successo e prevenire questa “pandemia”
laddove io fallissi?
Ho due richieste. La prima: se sei uno personaggio
di corte o un rappresentate governativo ufficiale, per favore chiedi al
primo ministro britannico, faccia a faccia, perché abbia detto al mio
rappresentante parlamentare, mr. Stride, che è “troppo impegnato” per
vedermi anche per una sola ora e discutere di questo tema. La seconda
richiesta: se ogni lettore inviasse anche solo due copie di questo
studio a persone che potessero essere in grado di prendere una decisione
(preferibilmente donne influenti), con progressione matematica, le
originali 100 richieste avanzate arriveranno presto sulla scrivania di
qualcuno che può fare la differenza.
Quando sono invitato a parlare in altri paesi, invariabilmente
finisco in radio, Tv, news, canali di documentari. Da lì, lancio ogni
volta una sfida: chiedo che qualsiasi scienziato
dell’industria o del governo mi “umili” in diretta con le proprie
conoscenze, rispondendo a una domanda: «Qual è il limite
di sicurezza per l’irraggiamento con radiazione a microonde per i
follicoli ovarici durante i primi 100 giorni di sviluppo
dell’embrione?». Ad oggi, nessuno scienziato si è fatto vedere. Cito
questo perché si tratta di una domanda che il lettore può rivolgere ad
ogni direttore scolastico, governatore, uomo politico. Se qualcuno poi
dovesse fornire una risposta, la frase successiva sarebbe: «Bene, lo
manderemo a una delle principali riviste scientifiche per essere
sottoposta a “Peer Review”» (con la vostra ricerca). La soluzione? La
didattica non soffrirà se il wi-fi dovesse essere abolito in tutto il
mondo: disponiamo di ottime linee telefoniche in fibra ottica.
L’argomento contro quest’opzione è il costo. Ma confrontato con i costi
medici futuri e pur trascurando l’alto costo umano, il cablaggio sembra
un’opzione molto a buon mercato.
(Barrie Trower, sintesi dell’appello “L’umanità sull’orlo del
baratro”, pubblicato sul blog “Rense.com” e ripreso da “Come Don
Chisciotte” il 26 agosto 2013. Ex agente dell’MI5, il servizio segreto
britannico, il professor Trower è un fisico di fama internazionale,
protagonista di clamorose denunce pubbliche, nelle quali ha rivelato
segreti circa l’enorme pericolo di inquinamento elettromagnetico, onde
scalari e radiazioni a microonde, sia del nostro telefono cellulare che
nella tecnologia wi-fi per la connessione Internet di computer e
attrezzature digitali).
fonte: Informasalus.it